SIGNIFICATO CLINICO
Il manganese è un metallo fisiologicamente presente come oligoelemento nell’organismo dove interviene come cofattore di diversi enzimi implicati soprattutto nel controllo del processo della gluconeogenesi e nella sintesi del condroitinsolfato; svolge anche un ruolo nel funzionamento cerebrale, nella sintesi tiroidea e nella coagulazione. L’assorbimento del metallo avviene a livello dell’intestino tenue; giunto al fegato, viene in parte ossidato e in parte trasportato nei vari tessuti extraepatici legato alla transferrina.

Una sua carenza può causare una alterata sintesi dell’insulina da parte del pancreas con diminuita utilizzazione di glucosio. Il manganese viene assorbito con l’alimentazione quotidiana. Per questo motivo nei liquidi biologici ne è sempre presente una quota che costituisce il valore di normalità e che assicura le funzioni sopra specificate. La quota assorbita con l’esposizione professionale incrementa questo valore e può essere utilizzata per il controllo biologico dell’esposizione stessa. Il manganese trova impiego nell’industria metallurgica, nella fabbricazione delle pile, nell’industria dei coloranti, delle vernici e degli smalti, nella decorazione di ceramiche e maioliche, nell’industria del vetro, nella fabbricazione dei fiammiferi e dei fuochi artificiali.

L’azione tossica si esercita essenzialmente sul sistema nervoso centrale (astenia, crampi, dolori lombari, parestesie fino ad una sindrome extrapiramidale acinetico-ipertonica), sul fegato (epatite necrotica e cirrosi) e sull’apparato respiratorio (bronchite e broncopolmonite).

INDICAZIONI CLINICHE
Stati carenziali; esposizione professionale al manganese.

TIPO DI CAMPIONE
Sangue o urina.

PREPARAZIONE
Non occorre il digiuno.

VALORI DI RIFERIMENTO
Siero:
< 1 microg/dL Urina: 0.5 – 2.5 microg/dL NOTE Nell’esposizione professionale la breve emivita del manganese nel sangue rende la sua determinazione nei campioni di urine l'indicatore biologico preferenziale.